intervista ad enrica dei delirium society
Come ti sei avvicinata al mondo della musica ?
Quando ero piccola i miei genitori mi facevano ascoltare un sacco di musica. Tra cui i Jethro Tull, i Queensrÿche, i Supertramp e molti altri gruppi e generi musicali come la disco che piaceva molto a mio padre. Questo mi ha influenzato e mi ha avvicinato alla musica. Amo la musica sin da bambina e non ho mai smesso di ascoltarla. Ricordo che dall’ età di 11 anni in poi non ho più tolto le cuffie. Ascolto da allora tantissima musica. Per me è un modo di emozionarmi e vivere le emozioni che la musica ed il mio stato d’ animo di quel momento mi trasmettono. Generalmente per me la musica è una valvola di sfogo ed un modo di passare le mie giornate e vivere la mia vita con sempre un sottofondo musicale.
Quali sono i generi musicali e gli artisti che ti hanno ispirata di più ?
Parto dal presupposto che non voglio creare qualcosa perché qualcosa mi ha ispirato a farlo. Tuttavia i generi che hanno in qualche modo influenzato la mia musica sono il metal, il rock, l’ hard rock, il progressive ed il punk. Generi musicali in cui la batteria e la chitarra hanno un ruolo fondamentale e di grande importanza. Comunque non mi piace avere un’ etichetta precisa perché mi piace sperimentare e creare qualcosa di personale come sonorità ed idee. Parto dal presupposto che se voglio fare qualcosa che mi piace comincio da un’ idea generale e poi la sviluppo secondo i miei gusti. Mi piacciono anche molto le soundtrack dei videogames. Anche se è un ‘idee difficile da realizzare non mi dispiacerebbe in futuro lavorare in questa direzione.
Come nasce il progetto artistico dei Delirium Society ?
Volevo cazzeggiare con la musica… (ride). I Delirium nascono dal bisogno di creare qualcosa di mio anche se allora non pensavo di esserne capace. Vedendo gli altri creare musica, disegni ed altro, volevo anch’io creare la mia arte. All’ inizio pensavo di non esserne capace per via di mie insicurezze ed anche perché sono un po’ pigra. Creare musica e suonare con altre persone mi fa stare bene perché mi piace condividere con gli altri le mie passioni. Ho notato anche che stare al centro dell’ attenzione mi fa sentire sempre bene. Ad essere onesta in questo sono egocentrica perché mi sento valorizzata e “spaccaculi”. Una tipa tosta.
Il senso del nome della band ha più significato adesso che quando l’ ho scelto. Al tempo ho semplicemente messo insieme due parole che mi piacevano e per me avevano un senso ben preciso diverso da quello che hanno oggi. Adesso il nome Delirium Society comincia ad avere senso perché sto scoprendo cose di me e maturando come persona. Sto notando in questo periodo che sto scoprendo di più di me stessa è questo mi fa star meglio con le persone e mi rende felice. Allo stesso tempo sono anche molto arrabbiata con la gente che in passato mi ha portato a nascondermi. Do sia la colpa a loro che a me perché sento di averli assecondati in questo.
Come è nata “Alla Ricerca Della Fenicità” ?
La canzone nasce dalla stretta collaborazione con i miei musicisti, sia per quanto riguarda la scrittura del testo che della musica. Sono molto soddisfatta del lavoro e del risultato finale. In quella canzone ho fatto la prima esperienza come cantante. Mi rendo conto che ci sono molti aspetti tecnici su cui lavore ma tutto sommato come prima esperienza è stata piuttosto buona.
Cos' è per te la musica ?
Oltre a quello che ho già risposto nelle altre domande per me ascoltare e fare musica è una cosa naturale. E’ una parte della mia vita che mi accompagna nel quotidiano. La musica comunque per me è tutto.
Ci consigli 5 canzoni che dovremmo ascoltare in questo momento ?
Mi è difficile scegliere 5
canzoni, quindi ne sceglierò 6. E comunque è un numero che mi sta
stretto…(alla fine non sceglie).
A cura di Salvatorigno el Costanter
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